Concessive
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testo - pag.1
Quinto giorno
NONA
Dove si amministra la giustizia e si ha la imbarazzante impressione che tutti abbiano torto
... Malachia apparve dunque davanti ai giudici, senza mai incrociare gli occhi suoi con quelli del cellario.
"Malachia," disse Bernardo, "stamattina, dopo la confessione resa nella notte da Salvatore, vi ho domandato se avevate ricevuto dall'imputato qui presente delle lettere…"
"Malachia!" urlò il cellario, "poco fa mi hai giurato che non farai nulla contro di me!"
Malachia si volse appena verso l'imputato, a cui dava le spalle, e disse a voce bassissima, che quasi non lo udivo: "Non ho spergiurato. Se potevo fare qualcosa contro di te, l'avevo già fatto. Le lettere erano state consegnate al signor Bernardo questa mattina, prima che tu uccidessi Severino…"
"Ma tu sai, tu devi sapere che io non ho ucciso Severino! Tu lo sai perché eri già là!"
"Io?" domandò Malachia. "Io sono entrato laggiù dopo che ti hanno scoperto."
"E quand'anche," interruppe Bernardo, "cosa cercavi tu da Severino, Remigio?"
Il cellario si voltò a guardare Guglielmo con occhi smarriti, poi guardò Malachia, poi ancora Bernardo: "Ma io… io ho udito stamane frate Guglielmo qui presente dire a Severino di custodire certe carte… io da ieri notte, dopo la cattura di Salvatore, temevo che si parlasse di quelle lettere…"
"Allora tu sai qualcosa di quelle lettere!" esclamò trionfalmente Bernardo. Il cellario ormai era in trappola. Si trovava stretto tra due urgenze, scagionarsi dall'accusa di eresia e allontanar da sé il sospetto di omicidio. Risolse probabilmente di fronteggiare la seconda accusa, d'istinto, perché ormai agiva senza regola, e senza consiglio: "Parlerò delle lettere dopo… giustificherò… dirò come ne venni in possesso… Ma lasciate che spieghi cosa è accaduto stamane. Io pensavo che di quelle lettere si sarebbe parlato, quando vidi Salvatore cadere nelle mani del signor Bernardo, è anni che la memoria di quelle lettere mi tormenta il cuore… Allora quando udii Guglielmo e Severino parlare di alcune carte… non so, preso dalla paura, pensai che Malachia se ne fosse sbarazzato e le avesse date a Severino… volevo distruggerle e così andai da Severino… la porta era aperta e Severino era già morto, mi sono messo a frugare tra le sue cose per cercare le lettere… avevo solo paura…"
Guglielmo mi sussurrò all'orecchio: "Povero stupido, intimorito da un pericolo si è cacciato a testa bassa in un altro…" "Ammettiamo che tu dica quasi — dico quasi — la verità," intervenne Bernardo. "Tu pensavi che Severino avesse le lettere e le hai cercate da lui. E perché hai pensato che le avesse? E perché hai ucciso prima anche gli altri confratelli? Forse pensavi che quelle lettere da tempo circolassero tra le mani di molti? Forse si usa in questa abbazia dar la caccia alle reliquie degli eretici bruciati?" ...
U. Eco, Il nome della rosa
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
cellario = nelle abbazie benedettine medioevali, il cellario era il monaco che si occupava di gestire la dispensa
imputato = persona accusata di aver commesso un reato e indagata
Non ho spergiurato = non ho giurato il falso
con occhi smarriti = con l'atteggiamento di chi non sa cosa rispondere, quasi non capisse il senso o lo scopo della domanda; ma anche con l'atteggiamento del colpevole che si sente preso in trappola
eresia = Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. (da: Enciclopedia Treccani)
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Dal testo alla teoria
Puoi servirti del brano alla pagina "Testo" per rintracciare vari tipi di proposizioni, non solo le indipendenti, ma anche le subordinate.
Puoi anche manipolare il testo, magari prima da solo e poi con qualche tuo compagno di classe, per ottenere di volta in volta tutte le possibili proposizioni indipendenti del tipo che stai studiando.
Naturalmente poi discuti con i tuoi compagni e con l'insegnante per verificare quale delle manipolazioni che avete effettuato risulti più o meno efficace e perché.
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.2
Oltre il testo
Il romanzo di Umberto Eco, da cui è tratto il brano che ti proponiamo, è considerato dalla critica "il romanzo della parola". Su di esso puoi fare molti esercizi e riflessioni:
- leggi una parte o guarda il video della scena corrispondente in cui è in evidenza il modo di parlare di Salvatore, uno dei personaggi de "Il nome della rosa", e mettilo a confronto con il dialogo di Totò e Peppino con il vigile di Milano (tratto dal film "Totò Peppino e la malafemmina") di cui puoi vedere il video, o ancora con il linguaggio di Jar Jar Bings nel film "Star Wars Episode 1".
Puoi anche leggere la famosa lettera di Totò e Peppino, sempre dal film "Totò Peppino e la malafemmina", che trovi al link indicato sotto con gli elementi della comunicazione.
- fai una ricerca sul labirinto come struttura architettonica (puoi anche fare riferimento al mito di Cnosso), utilizzata anche per i giardini (di recente ne è stato aperto uno a Parma), e presente in quadri di artisti famosi, come Escher.
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
La proposizione concessiva esprime una concessione, cioè serve per ammettere, supporre, concedere che una realtà o un fatto sia o non sia vero.
Esempi: Fate pure l'intervallo; E anche se fosse vero!
La trovi con il verbo coniugato al congiuntivo o all'imperativo; quando ha il verbo al congiuntivo la puoi riconoscere anche dal fatto che è spesso introdotta da espressioni come SIA PURE, PURE, AMMETTIAMO CHE, SUPPONIAMO CHE, ANCHE.
Esempio: Fosse anche colpevole!
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Lavorando con un tuo compagno trasforma le seguenti frasi enunciative in concessive:
- Luisella arriverà domani ...................................................................
- Il mio fornaio fa tredici tipi di pane ....................................................
- Abdel sta gridnado molto forte ..........................................................
- Garibaldi è considerato audace .........................................................
- I miei cugini si sono offesi ................................................................
- Annibale ha passato le Alpi con gli elefanti .........................................
- I soldati del re suonano le loro trombe ..............................................
- I Persiani aggirarono il passo delle Termopili .....................................
- I bambini giocano in cortile fino a tardi ..............................................
- Balilla lanciò un ciottolo contro gli austro piemontesi ...........................
(proff. Galeotti e Vecchi)